Quanto dura un impianto fotovoltaico? E altre cinque domande che ci fanno ogni giorno
Sono passati oltre vent’anni da quando Ekos ha installato il primo impianto fotovoltaico: abbiamo visto l’evoluzione delle tecnologie e il cambiamento del panorama normativo, ma una cosa è sempre rimasta inalterata: le domande tornano, giorno dopo giorno.
In questo articolo rispondiamo con chiarezza, dati aggiornati e un approccio concreto ai quesiti più frequenti sul fotovoltaico che i nostri clienti e potenziali ci fanno nel 2025.
Domanda 1 – Quanto dura un impianto fotovoltaico?
La vita utile di un impianto è solitamente di 25 anni, anche oltre se ben mantenuto. I pannelli ceramici perdono efficienza in modo lento (circa 0,5‑1 % annuo), mentre l’inverter richiede sostituzione dopo circa 10-15 anni.
Domanda 2 – Quanto costa mediamente un impianto fotovoltaico oggi?
Nel 2025, il costo di un impianto fotovoltaico varia in base alla potenza installata:
- Impianto da 3 kWp: circa 6.000–8.000 €
- Impianto da 5 kWp: circa 7.500 €
- Impianto da 6 kWp: circa 7.700–8.600 €
Se si sceglie di integrare un sistema di accumulo, il costo aggiuntivo parte da circa 4.400 €.
Grazie al Bonus Ristrutturazioni del 50%, il costo finale per il privato può essere dimezzato. Inoltre, i residenti in Friuli Venezia Giulia possono usufruire di un’ulteriore agevolazione del 40%, rendendo l’investimento ancora più conveniente.
Domanda 3 – Ha senso installare un sistema di accumulo?
Assolutamente sì. Installare un sistema di accumulo permette di utilizzare l’energia prodotta durante il giorno anche nelle ore serali e notturne, aumentando significativamente la quota di autoconsumo e riducendo la dipendenza dalla rete. Inoltre, con la fine dello Scambio sul Posto e l’introduzione del RID, l’energia venduta vale meno di quella acquistata, rendendo l’autoconsumo la scelta più conveniente.
Per una configurazione equilibrata ed efficiente, si consiglia di partire da un impianto fotovoltaico da 6 kWp abbinato a una batteria di accumulo da 10–13 kWh, dimensioni ideali per coprire il fabbisogno energetico di una famiglia media e massimizzare il ritorno dell’investimento.
Domanda 4 – Conviene ancora installare il fotovoltaico nel 2025?
Sì, decisamente. Grazie all’energia più economica, agli incentivi fiscali e ai nuovi sistemi di accumulo, l’investimento si ripaga in 4-5 anni per privati con autoconsumo medio‑alto, e in 3 anni per le imprese. Inoltre, l’energia in eccesso scambiata con la rete viene remunerata poco, mentre ogni kWh autoconsumata vale quanto pagheresti prelevandola – un vantaggio che spinge ad autodeterminare i consumi.
Domanda 5 – Quali incentivi sono attivi nel 2025?
- Detrazione fiscale 50% (Bonus ristrutturazioni) per privati: su pannelli e batterie, fino a 96.000 € per unità immobiliare, detratto in 10 anni.
- IVA agevolata al 10% per impianti residenziali.
- Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) con contributi a fondo perduto fino al 40% e tariffe premium per l’energia condivisa.
- Per le aziende crediti d’imposta (Transizione 4.0/5.0), Nuova Sabatini, e il reverse charge IVA fino al 2026 per facilitare la liquidità iniziale degli investimenti.
Domanda 6 – Funziona anche con cielo nuvoloso o in inverno?
Sì. Anche se la produzione cala d’inverno (circa 30% rispetto all’estate), gli impianti moderni continuano a funzionare, soprattutto con celle di ultima generazione che tollerano bene l’ombra e la diffusa radiazione pilota.
Oltre le domande: consigli pratici dagli esperti di Ekos
Con oltre 20 anni nel settore, e centinaia di impianti installati in Friuli Venezia Giulia e Veneto, abbiamo potuto constatare che le differenze tra privati e aziende impongono scelte diverse:
Privati: puntano su autonomia energetica, comfort e detrazioni fiscali. Una famiglia ben strutturata con limitati consumi notturni può investire in un impianto da 5-6 kWp, possibilmente dotato di accumulo da 10-13 kWh.
Aziende: cercano efficienza, risparmio operativo e gestione energetica avanzata. Un’impresa con consumo diurno fisso (per esempio 20–50 kW) troverà vantaggioso un impianto dimensionato al carico base, con accumulo o sistemi smart per ottimizzare i turni produttivi.
Analizzare insieme fatture/bollette, profili di consumo e potenziali sviluppi futuri (come mobilità elettrica o pompe di calore) è fondamentale.
In conclusione: orientarsi nel fotovoltaico con sicurezza
Le domande che abbiamo affrontato coprono le principali incertezze di chi si avvicina al fotovoltaico nel 2025. La chiave sta sempre in un approccio su misura: nessuna installazione standard, ma un progetto calibrato sulle reali esigenze.
Ekos, forte della sua esperienza trentennale nel Nord-Est Italia, è pronta a offrirti una consulenza personalizzata:
- Analisi dettagliata dei consumi;
- Dimensionamento ottimale dell’impianto e dell’accumulo;
- Supporto alle pratiche per incentivi e fiscalità;
- Interventi tecnici e assistenza continua.
Contattaci oggi stesso per un preventivo gratuito e senza impegno. Ti mostreremo quanto potresti risparmiare, come ammortizzare l’investimento e come trasformare il sole in un risparmio concreto sul lungo periodo.
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